domenica 16 novembre 2008

Conclusioni

Secondo alcuni insegnanti, sospendere il programma disciplinare per tre settimane è improponibile: i tempi sono sempre ristretti, la programmazione annuale incalza e a volte le festività infrasettimanali rovinano i nostri piani.. Ma la domanda che dovremmo porci forse è: "Ciò che noi proponiamo agli studenti, viene realmente appreso o solo immagazzinato nella memoria a breve termine? Se la risposta è la seconda, se le "vacanze di Natale" sembrano aver fatto tabula rasa nella mente dei nostri studenti, allora il problema è più nostro che loro. Probabilmente abbiamo "somministrato" loro informazioni che non sono state adeguatamente rielaborate. A questo punto ci dobbiamo fermare un attimo a riflettere sul fatto che forse è meglio che i notri studenti sappiano meno nozioni, ma le facciano proprie. A questo proposito è dedicata la mia Unità di Apprendimento e l'elemento multimediale sembra dare un valido contributo per ottenere lo scopo prefissato. In realtà in queste tre settimane gli studenti hanno fatto moltissimo: le tecnologie informatiche hanno stimolato l'esercizio di funzioni (uso power point, scrittuta su word, invio e-mails), hanno fatto collaborare i ragazzi fra loro ( la contrapposizione di posizioni porta alla argomentazione della propria tesi e giustificazione del proprio punto di vista), li hanno resi cittadini migliori (si sono suddivisi il carico di lavoro, hanno svolto diligentemente il loro ruolo, si sono ripartiti il carico emotivo connesso alla novità del compito). Inoltre, dal punto di vista contenutistico, hanno acquisito senza sforzo informazioni sulla città di Londra, che da questo momento risulta un luogo interessante e degno della loro attenzione e chissà, forse, di una loro futura visita!
Appare chiaro che la situazione multimediale richiede all'insegnante, come sosteneva G. Bateson, "Una trasformazione delle modalità usuali di conduzione della lezione: al docente viene richiesta una funzione di sostegno e allo stesso tempo di problematizzazione..". Dobbiamo liberarci dal concetto di centralità del docente e attribuire questa posizione primaria al discente; dobbiamo aiutarli a rendersi autonomi e consapevoli che l'apprendimento non è qualcosa di forzato, ma è qualcosa che ci accompagna per tutta la vita (life long learning).

Nessun commento: